venerdì 17 giugno 2016

Il botox: luci ed ombre

Mi capita con una certa frequenza  di visitare pazienti che, nel richiedere un trattamento per ridurre i segni del tempo che passa, pongono una clausola ben precisa: niente tossina botulinica.
“Perché”, chiedo io? E loro: “ho sentito dire che è tossica... mi toglie ogni espressione e mi rende finta... fa male alla salute... rende gli zigomi enormi” (questa osservazione è la prova che spesso non si conosce la differenza tra la tossina botulinica ed il filler) e così via.
Se poi chiedo: “scusi ma dove lo ha letto? Me lo mostra che ne discutiamo insieme?”, tutti (e dico veramente tutti) replicano che in realtà lo hanno sentito dire, o che comunque non hanno approfondito la cosa in maniera corretta.
Spesso si fa confusione e la povera tossina passa per lupo cattivo quando in realtà è un docile agnello. Vorrei, se me lo consentite, dare un piccolo contributo per porre nella luce corretta la tossina botulinica.
Preambolo di ciò è una regola (se vogliamo di vita): quando ci vengono dette delle cose, non prendiamole come vere prima di verificarle e, dato che le affermazioni distruttive, in genere, hanno più peso di quelle positive, ne deriva che, capiti di accusare pratiche ingiustamente.
Vi è mai capitato di ricevere su Facebook (da persone conosciute) una richiesta di sangue urgente, o di adozione cani che altrimenti saranno soppressi, ecc.  con (a volte) precisi riferimenti di ospedali o luoghi con tanto di nomi e riferimenti precisi, con la richiesta di farlo girare? A me si, mi sottoponevo al “gioco” e lo condividevo.
Una volta però,  l'illuminazione: nel dubbio, decido di verificare l’attendibilità di queste info.
Provando a digitare le parole chiave su google, ho potuto vedere che, 9 volte su 10, si trattava di una bufala.
Ho fatto questa premessa per esortarvi a verificare le info che ricevete quando vi viene detta una qualsiasi cosa.
Oggi la comunicazione è estremamente semplice ed immediata, può far perno su meccanismi di diffusione di vario genere e, se non siamo i primi a filtrare quanto riceviamo, contribuiamo a divulgare informazioni potenzialmente non vere e non sempre prive di conseguenze.
Scusandomi per questa “lieve”, ma secondo me utile dissertazione, torniamo alla nostra Tossina Botulinica.
Mi occupo di medicina estetica, ma l'uso della tossina nell'uomo ha origini ben più “nobili”: curare lo strabismo (andando a interferire sulla contrazione muscolare dei muscoli oculari). Dalla sua introduzione in terapia (inizi anni ’80) ad oggi, la tossina botulinica è rapidamente diventata un importante strumento terapeutico per la cura di una svariata quantità di disturbi caratterizzati da contrazioni muscolari eccessive o comunque anormali, non solo in campo neurologico.
La tossina oggi viene usata nei ragazzi in tenera età per migliorare lo strabismo e questo deve dirla lunga sulla sicurezza farmacologica del prodotto: NON FA MALE ALLA SALUTE DELL' UOMO. Altri usi non estetici sono la terapia del torcicollo, della sudorazione eccessiva, di alcune cefalee, nel campo otorinolaringoiatrico, neurologico ecc.
L'uso in medicina estetica non differisce dal tipo di sostanza iniettata ma dalla sede. Può non piacere l'effetto, e questo è un giudizio soggettivo, ma non può essere accusata di essere nociva.
Altro punto importante (e mi scuso con chi più o meno mastica di questi argomenti perchè quanto sto per dire può sembrare scontato): precisiamo le differenze tra il Filler (in genere acido ialuronico, o Radiesse) e la  Tossina Botulinica.
Il Filler (dall'inglese to fill: riempire) è fondamentalmente una sostanza più o meno consistente, tipo gelatina, che va a riempire un volume svuotato (per esempio una ruga o un solco sul viso). Il suo effetto è immediato (il paziente nota subito il cambiamento).
La tossina botulinica è, invece, un farmaco: iniettata in zone specifiche induce una riduzione selettiva della contrattilità muscolare che dipende dalla dose iniettata, ma che è comunque sempre reversibile. Il razionale del trattamento con tossina botulinica è quello di indurre, nei muscoli bersaglio, una “debolezza” sufficiente ad abolire la eccessiva contrazione, ma non tale da provocare la paralisi completa.
La Tossina Botulininica quindi non riempie, ma rilassa (e qui mi ricollego quanto detto sopra, a proposito della paziente che sosteneva di non voler fare la tossina, poiché temeva di ingrossare gli zigomi come successo a una sua amica, la quale immagino avesse fatto un filler)

Per il mantenimento del beneficio, il trattamento deve essere ripetuto nel tempo. 
Una volta iniettata la tossina, l’effetto terapeutico non è immediato: in generale i primi effetti compaiono dopo 1-3 giorni, raggiungono un picco di massima efficacia dopo 1-3 settimane e rimangono stabili per 60 giorni per poi gradualmente ridursi. Per tale motivo è necessario ripetere il trattamento dopo un tempo variabile, ma che in media si attesta intorno ai 3-6 mesi.
Gli effetti collaterali dipendono in genere da una paralisi dei muscoli iniettati superiore a quella attesa o da una paralisi di muscoli contigui a cui la tossina è arrivata per diffusione.
Si tratta comunque di effetti sempre transitori e comunque di durata relativamente breve (2-4 settimane) in rapporto alla durata dell’effetto terapeutico.
Complicanze generali, probabilmente per trasporto ematico della tossina,  si manifestano con: debolezza generale, difficoltà alla deglutizione, disturbi visivi, ma sono una evenienza assai rara.
Senza volere convincere nessuno, vi esorto ad abbandonare i preconcetti ed i colpevoli senza processo e di rivolgervi al vostro medico, per poter provare questo trattamento in tutta serenità.
Ho ricevuto più riconoscimenti e ringraziamenti da parte dei miei pazienti (anche e soprattutto da parte di quelli diffidenti), per questo trattamento che non per tutti gli altri.
Ho quindi deciso di scrivere questo piccolo articolo proprio perché credo nell'ottimo risultato che la tossina botulinica, se usata correttamente, può dare in completa sicurezza.



Dott. Pier Luigi Grimaldi

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