venerdì 16 dicembre 2016

La medicina estetica intelligente

Si sente spesso parlare di medicina estetica intelligente ma di cosa si tratta e quali sono i suoi vantaggi?
La prima cosa da fare è delineare il campo di cui si occupa la medicina estetica. Si tratta di procedure che permettono di rinfrescare i tratti del viso, illuminare lo sguardo, migliorare il profilo di viso e corpo senza però ricorrere ad interventi di chirurgia estetica. Il mancato ricorso ad interventi chirurgici, oltre a permettere un recupero praticamente immediato e la mancanza di anestesia, se non una blanda pomata, offre la possibilità di agire su tutti quei piccoli, grandi inestetismi che però mettono a disagio. Le procedure possono essere utilizzate su uomini e su donne, sempre più spesso sono proprio i primi a ricorrervi più frequentemente perché si tratta di procedure che permettono di avere un risultato piacevole ma naturale. L’obiettivo, infatti, è ringiovanire, eliminare qualche piccolo difetto, ma senza stravolgere i tratti. Questo risultato è ottenibile affidandosi a professionisti esperti in grado di dare quelle leggerissime variazioni utili ad ottenere risultati piacevoli e non eccentrici. Obiettivo raggiungibile con l’uso di prodotti di ultima generazione, biocompatibili e riassorbibili.

La medicina intelligente per il viso ha diverse applicazioni. Può essere utilizzata per correggere il contorno occhi, ridurre occhiaie, riempire le zampe di gallina, dare maggiore turgore alle labbra, ridurre le rughe che si sviluppano intorno al contorno labbra, ma sempre con un risultato non artificiale, gli amici vedranno un viso più luminoso, fresco, ma non saranno in grado di capire il segreto. Per raggiungere tale scopo si usano i filler all'acido ialuronico i cui benefici sono molteplici. In primo luogo di tratta di una sostanza prodotta anche dall’organismo, anche se con l’età la produzione diminuisce. Deriva da ciò che l’acido ialuronico è assolutamente ben tollerato, biocompatibile e senza il rischio di reazioni allergiche. Viene iniettato con siringhe dotate di aghi sottilissimi, quindi il procedimento è indolore, il medico può scegliere di usare una pomata a lieve effetto anestetico per eliminare anche il fastidio dell’ago. Nei giorni successivi può comparire qualche leggero rossore, ma nulla che non possa essere coperto con un po’ di make up.

I filler sono considerati medicina estetica intelligente, non solo perché eseguiti utilizzando una sostanza naturale e tollerata dall’organismo in quanto biocompatibile, ma anche perché sono riassorbibili. Ciò vuol dire che con il tempo l’effetto si ridimensiona fino poi a scomparire. Nessun pentimento perché, se l’effetto ottenuto non è quello desiderato, senza avere rimpianti si potrà tornare alla situazione antecedente. Allo stesso tempo quando l’effetto sarà ridotto si potrà anche procedere a nuovi trattamenti e quindi ogni volta mantenere il viso giovane. L’uso dell’acido ialuronico risponde anche alle esigenze contemporanee, infatti, chi vuole ringiovanire il viso o migliorarne i contorni oggi chiede comunque un effetto naturale, senza stravolgere i contorni, proprio quello assicurato dalle procedure viste. L’acido ialuronico può essere usato anche per prevenire i segni del tempo, in quanto idrata la pelle immagazzinando acqua. Il risultato è immediato e si potrà tornare alla quotidianità in breve tempo.


La medicina intelligente per il corpo, invece, è particolarmente utilizzata per ridurre eccessi di adipe, trattare la ritenzione idrica, permette di rassodare gambe, braccia e di avere un addome piatto. Il primo trattamento di cui parlare è la liposcultura non chirurgica, indicata per tutte quelle persone che non hanno gravi problemi di accumuli di grasso, ma vogliono sciogliere quel poco che c’è per migliorare il proprio aspetto. In questo caso è possibile modellare piccole aree caratterizzate da accumuli grazie ad un generatore di cavitazione ad ultrasuoni che va a sciogliere il grasso e contemporaneamente genera un vero e proprio effetto lifting. Resta da dire che tutti i trattamenti di medicina estetica intelligente vengono eseguiti in regime ambulatoriale e quindi senza bisogno di ricovero.

venerdì 18 novembre 2016

Beauty news: il rimodellamento non chirurgico del naso

Il rimodellamento non chirurgico del naso, conosciuto anche come rinoplastica non chirurgica, può essere un’alternativa a basso costo e a basso rischio (con minor dolore e minor tempo di recupero come benefici aggiuntivi) per tutti coloro che potrebbero aver considerato una rinoplastica chirurgica.
Per coloro che non possono permettersi la spesa o i tempi di guarigione associati alla chirurgia o per coloro che semplicemente sono spaventati dal ricorrere realmente al bisturi, può sicuramente essere un sollievo sapere che è disponibile questa opzione.
Sebbene la rinoplastica non chirurgica non sia indicata per ridurre le dimensioni di un naso troppo grande, la creazione di simmetria o il rimodellamento delle irregolarità possono far apparire un naso come più piccolo nella cornice del viso. Inoltre la rinoplastica non chirurgica può offrire un’alternativa non invasiva alla revisione chirurgica per i pazienti insoddisfatti dei risultati di una rinoplastica chirurgica.
Il rimodellamento non chirurgico del naso può essere indicato per:
  • ridurre l’apparenza di una “gobba” sollevando il tessuto circostante
  • ridurre o eliminare inestetiche depressioni, incavi o solchi
  • migliorare la simmetria
  • sollevare la punta di un naso cadente
  • sollevare e definire un dorso nasale piatto o attenuare una punta arrotondata (caratteristiche delle popolazioni asiatiche e di colore)
  • correggere un profilo “a sella” o “scavato” (congenito o risultante da una precedente rinoplastica chirurgica).

Procedura

Piccole quantità di un filler dermico (come ad esempio acido ialuronico o idrossiapatite di calcio) vengono iniettate nelle aree che richiedono di essere corrette per ottenere un aspetto più regolare e simmetrico. Il filler viene iniettato in minuscoli depositi utilizzando quella che viene chiamata una tecnica a microgocce.
Talvolta, per sollevare in modo ottimale la punta di un naso cadente, può essere necessario un trattamento preliminare in cui viene iniettato un neuromodulatore nel muscolo che ne determina la discesa.
Durante il trattamento sarete consapevoli di ciò che accade e avrete la possibilità di vedere come procede la correzione con uno specchio in mano. Potrete quindi decidere con i suggerimenti del medico quali sono i punti dove intervenire e quando la correzione è sufficiente.

Sicurezza

Il rimodellamento non chirurgico del naso non richiede un’anestesia generale o una sedazione. Solo un anestetico locale si utilizza talvolta per rendere meno fastidioso il trattamento per il paziente. Inoltre non essendo necessaria alcuna incisione, questo metodo comporta un rischio minore di una procedura di rinoplastica chirurgica. Ci sono tuttavia alcuni rischi che includono:
  • reazioni di ipersensibilità
  • infezione
  • risultati asimmetrici o esteticamente insoddisfacenti.
In caso di risultati asimmetrici o esteticamente insoddisfacenti è possibile la rimozione del prodotto, se è stato utilizzato acido ialuronico, mediante l’iniezione di una preparazione enzimatica a base di ialuronidasi.
Si suggerisce inoltre di evitare di indossare occhiali ed esporre l’area trattata a fonti calore (ad esempio bagno turno, sauna, etc.) nella settimana seguente al trattamento.

Risultati

Se desiderate un naso più piccolo, un dorso più sottile, la rimozione di una grande gobba o una punta più stretta questa procedura non soddisferà i vostri obiettivi.
Il rimodellamento non chirurgico del naso inoltre non può migliorare i problemi respiratori o correggere difetti interni come un setto deviato.
Non può inoltre (né può qualsiasi altra procedura) darvi un naso “perfetto”, completamente simmetrico. Come sempre, l’obiettivo della Medicina Estetica è il miglioramento, non la perfezione.

Svantaggi

Il trattamento con iniezioni di acido ialuronico, idrossiapatite di calcio e la maggior parte degli altri filler è temporaneo. Per mantenere i vostri risultati, dovrete ritornare l’anno seguente per un ritocco che probabilmente richiederà meno prodotto di quello che è stato utilizzato in precedenza. Parte della correzione permarrà in quanto la presenza del filler nel tessuto stimolerà la produzione di nuovo collagene, molecola responsabile della coesione e della compattezza della pelle.

venerdì 28 ottobre 2016

Beauty focus: Radiesse

RADIESSE ha una duplice azione: aiuta la pelle a ringiovanire grazie ad un effetto lifting istantaneo e di riempimento di solchi, rughe e depressioni, stimolando la produzione del nostro stesso collagene.

L’effetto è immediato grazie alla componente in forma di gel che stabilizza il prodotto e duraturo grazie alle microsfere di idrossiapatite responsabili della stimolazione di nuovo collagene, donando un effetto volumizzante prolungato nel tempo.

Spesso, il trattamento delle singole rughe non è sufficiente per ridare un aspetto giovanile e fresco. Per contrastare gli effetti della gravità e riacquistare una forma più giovane, il viso ha bisogno di volume. RADIESSE ridona volume in modo naturale, esattamente dove era prima: le rughe più profonde e le guance cadenti scompaiono ed i contorni del viso si ridefiniscono e si rimodellano.

RADIESSE è un prodotto testato e certificato CE, standard richiesto dall’Unione Europea sulla sicurezza dei prodotti ed autorizzato dalla FDA ( Food and Drug Administratoin) americana, considerata l’autorità più severa al mondo.

Il risultato è immediatamente visibile con un unico trattamento.
Subito dopo possono essere riprese tutte le comuni attività quotidiane.
Non vi sono controindicazioni. E’ un prodotto ben tollerato.
Dopo il trattamento può comparire un lieve rossore e gonfiore che scompare normalmente nel giro di poche ore.
Avvisare sempre se si stanno assumendo farmaci anticoagulanti perché, in tal caso, può esserci la probabilità che si formino leggere ecchimosi, che comunque scompaiono in 2-3 giorni.
Non è un filler permanente, in quanto viene metabolizzato dal corpo in maniera graduale e naturale, ma l’effetto è di lunga durata ( circa un anno nella maggior parte dei pazienti).

RADIESSE è efficace in diverse zone:

  • Zigomi: un corretto ripristino del volume degli zigomi con RADIESSE ridona la forma a V del viso assicurando un aspetto giovanile
  • Guance: RADIESSE rende il viso giovane, sano ed armonico dando alle guance un aspetto pieno e ben proporzionato
  • Sopracciglia: RADIESSE ha un effetto lifting per uno sguardo più aperto e luminoso
  • Rughe naso-labiali: le rughe tra il naso e l’angolo della bocca danno al viso un aspetto triste ed invecchiato. RADIESSE è in grado di distenderle facilmente per un aspetto più fresco e giovanile
  • Rughe delle marionette: le rughe tra l’angolo della bocca ed il mento rendono il viso stanco e preoccupato. RADIESSE elimina quest’espressione e dà al volto un aspetto più sereno e disteso
  • Linea mandibolare: RADIESSE restituisce contorni definiti aiutando a sostenere la tipica V giovanile
  • Mento: un mento poco pronunciato rende il profilo del viso irregolare e poco definito. RADIESSE ridona armonia ed equilibrio al profilo
  • Fessura del mento: la fessura del mento accentuata dà al viso un aspetto maschile. RADIESSE riempie in modo naturale e femminile
  • Naso: piccole gobbe o imperfezioni sul naso possono essere corrette con RADIESSE per un profilo del naso più armonioso
  • Tempie: le tempie svuotate possono essere efficacemente riempite con RADIESSE per un viso più sano
  • Lobo dell’orecchio: RADIESSE rende i lobi più pieni e morbidi

  • Dorso della mano : anche le mani possono rivelare la nostra età perché la pelle della mano via via si assottiglia e le vene e le ossa sono più visibili. RADIESSE aiuta la pelle a riacquistare il volume perso.

venerdì 21 ottobre 2016

Beauty alert: I rischi del "turismo estetico"

In Sudafrica per un lifting, una liposuzione e un safari alla modica cifra di 12 mila dollari. È solo una delle tante offerte del cosiddetto “turismo estetico”; che abbina vacanze e intervento di chirurgia plastica. Una moda tornata pericolosamente in auge, complice anche la crisi e la spregiudicata concorrenza a livello internazionale. Ma i rischi sono davvero tanti.

Così, dopo i viaggi all’estero, soprattutto nell’Est Europa, per i trattamenti odontoiatrici low cost, è la volta della chirurgia estetica, che trova il suo picco proprio nel periodo natalizio: “Negli ultimi anni le persone che si sono rivolte all’Istituto per rimediare a danni o complicazioni incorse in questo genere di viaggi sono più che raddoppiate” rivela, secondo la sua esperienza diretta, il professor Pietro Lorenzetti, chirurgo plastico e direttore scientifico della clinica romana Villa Borghese.

Ad attrarre è spesso il prezzo basso, ma proprio quello dovrebbe essere il primo campanello di allarme. Per chiedere meno soldi, infatti, offrono meno, in termini di qualità dei prodotti usati (il prezzo medio di una coppia di protesi della migliore qualità è di circa 1500 – 2000 euro), quindi come è possibile far pagare 2.500-3.000 euro l’intero intervento?), preparazione del chirurgo (l’aggiornamento e la specializzazione costano) e sicurezza.

Viene a mancare anche l’attenzione al paziente: “La dimissione spesso avviene la sera stessa dell’intervento, i controlli post operatori sono al minimo. In Italia la prassi prevede controlli dopo 1 settimana, dopo tre e dopo due mesi, chi se ne occupa se il paziente è tornato a casa?” sottolinea l’esperto.

Senza dimenticare il rischio di infezioni e complicazioni derivante sia da carenze igienico-sanitarie, sia dalle caratteristiche intrinseche dei luoghi e del viaggio: “Il clima caldo umido di alcune località è assolutamente sconsigliato in molti interventi. Mettiamo nel conto poi un viaggio di ritorno di 8, 10, anche 14 ore 
(è noto che lunghi viaggi aerei favoriscono il rischio di Trombosi Venosa Profonda).

E se qualcosa va storto? È molto difficile intentare una causa internazionale e spesso bisogna ricorrere a un secondo intervento chirurgico, in Italia “con un costo sia in termini di stress che meramente economico” sottolinea il medico. “E come se non bastasse gli interventi ‘secondari’ sono in genere più complessi”.

Ma se non volete desistere, prendete almeno alcune precauzioni: conoscere il nome del chirurgo che vi opererà, già prima della partenza, e controllarne la qualifica sul sito dell’Ipras, la Federazione Mondiale di Chirurgia Plastica (se possibile, informarsi anche sulla fama della clinica); verificare la legislazione vigente nel paese in tema di tutela del paziente in caso di chirurgia plastica ed estetica, e, infine, stipulare una assicurazione specifica.


(fonte: www.tantasalute.it)

venerdì 14 ottobre 2016

Labmed love your lips

Il primo contatto con le persone è di sicuro visivo e in questo un’importanza fondamentale ha il volto e la sua espressività. Ecco perché sempre più donne chiedono un piccolo ritocco per dare volume alle labbra e per ridurre le rughe della zona intorno alla bocca. Tra i prodotti più utilizzati a tale scopo vi è l'acido ialuronico.

Gli interventi per dare volume alla bocca possono essere definitivi o transitori, l’acido ialuronico appartiene alla seconda categoria di prodotti. Nonostante questo piccolo svantaggio i pro sono davvero numerosi. In primo luogo l’acido ialuronico è una sostanza del tutto naturale prodotta anche dall’organismo umano. Questa caratteristica evita che ci sia una qualunque forma di rigetto o intolleranza.

Un altro vantaggio è rappresentato dal fatto che il risultato ottenuto è molto naturale, non vi sono le labbra a canotto. La durata dell’effetto è di circa 6-8 mesi, questo vuol dire che se anche inizialmente si ha un effetto non proprio gradito, con il tempo le labbra tendono a prendere una forma naturale. Il trattamento, inoltre non ha controindicazioni e di conseguenza può essere ripetuto quando si vuole rinnovare la forma.

La procedura non è particolarmente fastidiosa, infatti, viene eseguita con punturine ed aghi molto sottili che non creano particolari problemi. La durata della seduta può variare da 10 a 15 minuti e nella stessa seduta si può trattare sia il labbro inferiore sia il labbro superiore. Non è necessario eseguire un’anestesia prima di procedere al trattamento, al massimo può essere utilizzata una pomata anestetica.
Dopo il filler all'acido ialuronico 
è possibile che sia presente qualche gonfiore o livido che però tende a scomparire nell’arco di poche ore.

L’acido ialuronico trova indicazione non solo nel caso in cui sia necessario ridare volume alle labbra, ma anche nel caso in cui si voglia avere un effetto riempitivo sulle rughe del volto o per correggere i difetti del contorno occhi.

Se hai voglia di dire addio alle tue labbra sottili ed avere una bocca turgida e idratata, non ti resta che chiedere un consulto ad un medico estetico qualificato per i trattamenti con acido ialuronico.

lunedì 19 settembre 2016

Medicina estetica: le regole per non sbagliare

La medicina estetica viene spesso ingiustamente demonizzata, ma la verità è che il classico “ritocchino”, se fatto in piena sicurezza e affidandosi a professionisti seri e competenti, non solo non danneggia in alcun modo l’organismo, ma anzi aiuta a sentirsi meglio, più a proprio agio con se stessi e con l’immagine di sé che si vuole comunicare agli altri. Per evitare rischi inutili derivanti dai trattamenti di medicina estetica eseguiti in maniera scorretta è opportuno che il paziente sia informato sempre su quali regole è bene seguire. 

In primis, tra le scelte più oculate da fare c’è quella del professionista cui affidarsi. In altre parole, è fondamentale scegliere il medico giusto, che sia specializzato in medicina estetica e iscritto a un’associazione di categoria prestigiosa, come l’ AICPE. Poi è sempre importante informarsi su tutto quello che accadrà e fornire il proprio esplicito consenso a tutto, ma anche attuare una prevenzione efficace; per quanto valida, infatti, la medicina estetica non fa certo miracoli, e il suo aiuto è tanto più determinante quanto più la paziente da parte sua ha contribuito a prevenire i processi di invecchiamento cutaneo con un’alimentazione bilanciata e uno stile di vita corretto.

Quando si va a decidere con quale metodologia risolvere il problema estetico che ci affligge, il consiglio è sempre quello di scegliere la meno invasiva e soprattutto di nutrire aspettative realistiche, che il medico si premurerà di prospettare. Quest’ultimo dovrà fornire al paziente tutta la documentazione riguardante i trattamenti effettuati, facendo ben attenzione a “istruirlo” sulle reali prospettive della medicina e su quello che un trattamento di medicina estetica è realmente in grado di fare.


Purtroppo, infatti, alcuni pazienti – fuorviati dalle immagini patinate dei vip sui giornali – tendono a pretendere l’impossibile, non tenendo conto del fatto che il trucco, le luci e le pose giuste (nonché l’utilizzo di photoshop) contribuiscono moltissimo a determinare quel risultato finale.

(http://news.istitutoesteticoitaliano.it/)

mercoledì 31 agosto 2016

Rigeneriamo la pelle con la bioristrutturazione

Al ritorno dal mare la vostra pelle è secca e arida? Ciò è del tutto normale, ecco perché e come rimediare.
L’abbronzatura di sicuro è molto attraente per questo da tutti ambita e nonostante l’esposizione al sole sia fondamentale per la salute delle ossa, resta per la pelle un trauma. Il sole è la principale causa dell’invecchiamento cutaneo e velocizza la comparsa di rughe e segni del tempo provocando disidratazione. Ecco perché anche in inverno è necessario utilizzare cosmetici con fattore protettivo. Ma come ripristinare il giusto equilibrio idrolipidico dopo l’estate al mare? La risposta è semplice: la bioristrutturazione.

La bioristrutturazione è un trattamento di medicina estetica del tutto indolore il cui obiettivo è stimolare la rigenerazione cellulare dell’epidermide. Può prevedere l’infiltrazione nel sotto-cute di plasma arricchito di piastrine (PRP). Queste stimolano la produzione di fibroplasti che a loro volta producono collagene. Si tratta di una sostanza normalmente prodotta dalla pelle anche se con il tempo in maniera ridotta. Il collagene offre quell’effetto di riempimento e di pelle tesa, giovane, idratata e turgida.

La bioristrutturazione può essere associata anche all’iniezione di acido ialuronico, anche in questo caso una sostanza normalmente prodotta dal nostro organismo. L’acido ialuronico aiuta a reidratare e rimpolpare in profondità la pelle.

La bioristrutturazione viene eseguita con un vero e proprio protocollo che prevede una prima seduta di 20-30 minuti a cui segue una seconda seduta dopo circa un mese. Le successive sedute saranno diradate nel tempo fino a prevedere due trattamenti annui. In questo modo è possibile mantenere la pelle giovane ed evitare la formazione di rughe e segni del tempo. Nonostante si tratti di un vero e proprio protocollo, i primi risultati si vedono già dalla prima seduta.

Le zone trattate sono viso, collo, décolleté, si usano aghi sottilissimi e il fastidio provato è minimo al punto che non viene eseguita alcuna anestesia. In seguito vi possono essere leggeri arrossamenti facili da coprire con un leggero make up.

(www.istitutoesteticoitaliano.it)

lunedì 22 agosto 2016

Chirurgia plastica: le principali funzioni del trapianto di grasso

Nel 2014 sono stati eseguiti 28.500 interventi di trapianto di grasso autologo. Si tratta dell’operazione di chirurgia plastica che ha mostrato la crescita maggiore: le richieste sono aumentate del 20% in un anno. Lo comunica l'Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe), precisando che l’auto-trapianto di grasso corporeo ha diverse funzioni. Può, infatti, essere impiegato per restituire volume al volto, per rimodellare il corpo e per riempire le cicatrici, in modo da diminuirne la visibilità. Inoltre, grazie alle cellule staminali che vi sono contenute, aiuta anche a rigenerare i tessuti.

“Negli ultimi anni il trapianto di grasso ha fatto grandi passi in avanti - spiega Eugenio Gandolfi, Presidente di Aicpe -. Oggi siamo in grado di impiantare particelle di tessuto adiposo sia in aree molto delicate, come ad esempio la palpebra inferiore dell’occhio, utilizzando una tecnica di micro o nano lipofilling, sia in ampie zone corporee come le mammelle o i glutei, ove si utilizzano metodiche di macro lipofilling in alternativa alle protesi”.

La novità più sostanziale, secondo l’Aicpe, è rappresentata dall’uso delle cellule staminali. Il tessuto adiposo, infatti, ne presenta quantità significativamente più alte rispetto ad altri tessuti. “Gli studi hanno dimostrato che le cellule staminali hanno un’enorme capacità di rigenerazione dei tessuti, da quelli cicatriziali a quelli invecchiati, che hanno in alcuni ambiti capacità o potere terapeutico - prosegue l’esperto -. Sembra ormai certo che, nell’ambito della chirurgia plastica, il volume di grasso che ‘attecchisce’ è superiore se il numero di staminali presenti nel tessuto trasferito è più alto. Da qui nascono gli studi attuali, che mirano ad arricchire i prelievi di grasso di cellule staminali. E qui entrano in gioco le banche delle staminali del grasso, che stanno nascendo per conservare il materiale non utilizzato”.

Ma a cosa serve, di preciso, il trapianto di grasso? L’Aicpe elenca le principali funzioni di questa procedura.

Viso: il grasso autologo rimodella il volume di volto, palpebra e sopracciglia.

Cute: il trapianto di grasso contribuisce, grazie alle cellule staminali, a un miglioramento complessivo della qualità della pelle.

Corpo: il grasso rappresenta un’alternativa alle protesi di silicone per seno e glutei.

Rimodellamento corporeo: prima di essere trasferito il grasso viene prelevare con la liposcultura, per cui questa procedura consente anche di ridurre la presenza di adipe nelle zone in cui risulta più in eccesso, di solito fianchi e addome.


Cicatrici: il trapianto di grasso serve per riempirle e diminuirne la visibilità.

(http://salute24.ilsole24ore.com)

Chirurgia estetica, Italia nona in classifica per numero di trattamenti

Una persona su dieci viene dall’estero per farsi operare nel Belpaese 

L’Italia rientra nella top ten dei Pasi in cui viene eseguito il maggior numero di trattamenti estetici. Nella graduatoria mondiale, infatti, si classifica al nono posto. È quanto emerge da un’indagine condotta dall’International society of aesthetic plastic surgery (Isaps), che ha coinvolto circa 35.000 chirurghi plastici e ha analizzato i principali trattamenti estetici realizzati nel 2015.

L’analisi evidenzia che un aumento del ricorso alla chirurgia plastica: nel 2015 sono stati eseguiti 31 milioni 610 mila interventi, un milione in più rispetto al 2014. Il trattamento più eseguito in entrambi sessi, con oltre 4,6 milioni di richieste, è l’iniezione della tossina botulinica. Al secondo posto si piazza l’acido ialuronico che, con 2 milioni 800 mila interventi, ha registrato una crescita del 6,5% rispetto al 2014. In chirurgia l’aumento del seno continua a essere l’operazione più eseguita tra le donne, pari a quasi un milione e mezzo di interventi, con una crescita del 10,4% rispetto al 2014. La blefaroplastica, invece, è l’intervento più richiesto dagli uomini.

Nonostante la maggior parte delle persone interessate a questi trattamenti sia di sesso femminile (oltre 8 milioni di interventi, l’84,7% del totale), l’indagine rileva un aumento dei trattamenti rivolti agli uomini: nel 2015 hanno raggiunto quasi un milione e mezzo, pari al 15,3% del totale (nel 2014 si fermavano al 13,7%).

La classifica dei Paesi che hanno effettuato il maggior numero di trattamenti è dominata dagli Stati Uniti, dove nel 2015 sono stati eseguiti oltre 4 milioni di interventi, il 18,6% del totale. Al secondo posto si trova il Brasile (poco più di 2 milioni e 300mila, 10.7%) e al terzo la Corea del Sud (un milione 150mila, 5,3%). L’Italia si piazza al nono posto con 418.760 interventi, l’1,9% del totale. Il Belpaese, inoltre, è l’unica nazione inserita nella top ten a non aver eseguito interventi di aumento del seno in ragazze minorenni. Generalmente negli altri Paesi la ragione principale di questa operazione è rappresentata dall’esistenza di motivi congeniti, anche se non mancano i casi di chi sceglie di farlo per motivi cosmetici: il 37,9% in Brasile, il 44,7% in Messico e il 4111,8% negli Stati Uniti.


L’indagine Isaps rileva che nel 2015 un paziente su 10 operato in Italia proviene da un altro Paese, in particolare da Russia, Romania e Svizzera. “L’Italia è considerata un punto di riferimento mondiale nella chirurgia estetica, come dimostrano i pazienti che arrivano anche da lontano per farsi operare dai nostri specialisti – afferma Eugenio Gandolfi, Presidente dell’Associazione italiana di chirurgia plastica estetica (Aicpe) -. Resta sempre la raccomandazione a rivolgersi a professionisti qualificati: Aicpe ha siglato con Isaps una ‘aesthetic alliance’ per lo sviluppo di una chirurgia estetica di qualità e sensibile al tema fondamentale della sicurezza del paziente”.

(http://salute24.ilsole24ore.com)

venerdì 29 luglio 2016

Beauty routine: quando la spiaggia si trasforma in una SPA

Le agognate vacanze si avvicinano, e con loro i momenti da trascorrere in completo relax in riva al mare e sotto l’ombrellone, con nulla di più impegnativo di un buon libro e una bibita fresca. Ferie non è però sinonimo di trascuratezza, soprattutto perché oltre che sullo spirito, sole e mare hanno effetti benefici anche sul corpo: anche se non si hanno a portata parrucchiere ed estetista, è possibile trarre il massimo dalle giornate trascorse in spiaggia per sfoggiare capelli e silhouette da urlo. Ecco 5 preziosi consigli da mettere in pratica per rivoluzionare la beauty routine:
 Beach waves come le dive grazie all’acqua salata: Gli hairstylist di Hollywood ormai non possono più farne a meno: stiamo parlando dei prodotti a base di acqua di mare – se non l’acqua di mare stessa, come fa Jennifer Aniston – perfetti per aggiungere texture alla chioma, tenere sotto controllo l’effetto crespo e garantire una piega a lunga durata. Invece di darvi da fare con arricciacapelli e piastra, per sfoggiare le perfette onde da spiaggia tuffatevi (rigorosamente dopo avere applicato un prodotto protettivo sulla chioma per conservare idratazione e luminosità) e una volta uscite dall’acqua pettinate i capelli e poi raccoglieteli in due trecce. Lasciate asciutti, scioglieteli e pettinateli delicatamente con le dita: l’ondulazione sarà perfetta, e a costo zero
 Pelle liscia come la seta con sale e sole: La combo sale + sole è un vero e proprio toccasana per la pelle, grazie alla delicata esfoliazione del primo e all’azione astringente e disinfettante del secondo, che riduce le infiammazioni e stimola il rinnovamento cellulare. E’ sufficiente aspettare che il sale si asciughi sulla pelle prima di fare una doccia, e applicare con frequenza prodotti con spf per evitare scottature e mantenere l’epidermide idratata
 Cellulite addio grazie alle onde: Ritagliatevi una sessione “gym” di circa 40 minuti nelle ore meno calde per dedicarvi a una lunga camminata in riva al mare, con l’acqua che arriva a metà coscia: le onde svolgeranno un naturale massaggio che stimola la circolazione, il sale drenerà i liquidi in eccesso e l’effetto “resistenza” tonificherà i muscoli. Per gambe da top e abbronzatura uniforme
 Piedi da diva con la sabbia: Il massaggio combinato dei sassolini e della sabbia durante una passeggiata in riva al mare fa miracoli su estremità secche e rovinate, esfoliando e stimolando la circolazione: prendete una manciata di sabbia mentre siete a mollo, e strofinatela delicatamente sui talloni e sulle aree più ruvide per una pelle liscia e vellutata. Una volta a casa, vi basterà applicare una crema idratante e un velo di smalto trasparente per una pedicure a prova di red carpet
 Silhouette da top con gli sport da spiaggia: Dal pedalò, perfetto per tonificare glutei e cosce, al beach volley, ottimo allenamento cardiovascolare, passando per bacchettoni, frisbee e pallavolo in acqua, in spiaggia le possibilità di movimento sono infinite, e allenano tutti i muscoli del corpo divertendosi e abbronzandosi. Bastano 30 minuti al giorno, e dopo una settimana rientrerete in ufficio con una silhouette rivoluzionata.
(www.bellezza.it)

martedì 19 luglio 2016

I "funghi di mare"

Con l’arrivo della stagione estiva, molti pazienti si rivolgono al dermatologo per la comparsa di funghi sulla pelle, in particolar modo sul dorso, sulle spalle, sul collo; questi si presentano come macchiette rosate o più spesso biancastre, confluenti, non sintomatiche, che il paziente riferisce di avere ‘preso’in spiaggia, al mare, o in piscina, incolpando del contagio la sabbia, i lettini, gli asciugamani o superfici poco pulite. Parliamo del cosiddetto ‘fungo di mare’.
In realtà questa dizione, come anche queste attribuzioni di colpa, non sono affatto corrette dal punto di vista scientifico, vediamo perché…
Innanzitutto chiariamo che il fungo responsabile di queste chiazze ha un nome preciso, si chiama ‘Malassezia furfur’ (o Pityrosporum Ovale) ed è un lievito saprofita della cute. Ciò significa che lo troviamo di frequente sulla pelle sana di ognuno di noi.
In alcune condizioni cutanee ( pH, sudorazione, seborrea…) questo lievito diventa un patogeno ‘opportunista’, cioè prolifera in modo abnorme e le sue colonie provocano il manifestarsi di quelle macule e chiazze finemente desquamanti che si vedono sulla pelle.
Pelle umida e affezioni croniche debilitanti sono fattori favorenti lo sviluppo di questa infezione fungina (‘Pityriasis Versicolor’) che, tra tutte le micosi superficiali, è in assoluto la più frequente, soprattutto tra i giovani-adulti.
La pityriasis versicolor ha un andamento tipicamente stagionale, infatti le macchie compaiono in primavera e si rendono più evidenti d’estate ( da qui l’errata convinzione che il sole o il mare provochino in qualche modo l’insorgenza della malattia).
Le sedi maggiormente colpite sono il tronco, il collo, e più raramente il cuoio capelluto e la radice degli arti.Su cute abbronzata, le macchie appaiono acromiche, cioè biancastre, perché il fungo produce una sostanza (acido azelaico) che intossica i melanociti, i quali per un certo periodo di tempo non saranno in grado di produrre la melanina.
La malattia è poco contagiosa, infatti sono rari i casi in cui marito e moglie, o due fidanzati che vivono a stretto contatto, la manifestano entrambi. Questo poiché, come abbiamo già detto, la proliferazione del fungo avviene per condizioni locali della pelle, e non per contagio da contatto con materiale infetto o persone infette.
La terapia di questa micosi consiste nell’utilizzo di prodotti antimicotici topici ( in forma di creme, lozioni, spray, ma anche in bagnoschiuma o shampoo medicati) e sistemici ( per bocca). E’ necessario che sia il dermatologo ad impostare la terapia, perché ogni principio antimicotico ha il suo schema terapeutico e, come ogni farmaco, anche questa categoria presenta effetti collaterali e controindicazioni.
Purtroppo la pityriasis versicolor, pur non essendo una malattia ‘grave’ e non avendo implicazioni sistemiche, è per sua natura cronica e recidivante; ciò significa che, pur eseguendo una terapia corretta, la stessa infezione, con manifestazioni uguali o anche differenti, si può ripresentare l’anno successivo. Questo purtroppo succede nella maggioranza dei casi, e scoraggia il paziente, il quale è portato a pensare che queste chiazze siano quasi fisiologiche, o che il medico abbia sbagliato nel prescrivere la terapia già effettuata. E’ necessario invece che il paziente sia educato a riconoscere e trattare questa micosi fin dal suo esordio e all’inizio di ogni recidiva, anche assumendo comportamenti adeguati (come ad esempio evitare indumenti non traspiranti quando si suda…) e adottando semplici regole di prevenzione, come l’utilizzo di prodotti quotidiani specifici (ad esempio bagnodoccia o shampoo) che abbassino il pH della sua pelle.

Alla luce di quanto spiegato, la raccomandazione è quella di farsi visitare da uno specialista appena compaiono delle chiazze sospette, evitando le autodiagnosi, e di seguire scrupolosamente le indicazioni terapeutiche.

(fonte: www.aideco.org)